Roma,
19 gennaio - "Contro sciacalli e speculatori il sistema di Protezione
Civile va sostenuto e difeso". Ad affermarlo è il segretario nazionale
della Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte, che aggiunge: "I drammatici eventi
sismici e meteorologici che stanno flagellando in questi giorni i
territori e le popolazioni del Centro del Paese stanno certamente
mettendo a dura prova il sistema di Protezione Civile, come in tutti
questi mesi. Ma il susseguirsi di calamità, ricordiamo anche quella
degli incendi in Liguria, stanno anche mostrando come i Comuni e le
istituzioni locali, sostenuti e coadiuvati dal Commissario
Straordinario, siano all'altezza rispondendo concretamente alle
richieste di aiuto che sono arrivate dalla cittadinanza".
Il
sovrapporsi di eventi, prosegue il dirigente sindacale, "mai
verificatisi nel nostro Paese con questa intensità e continuità, stanno
mettendo a dura prova il sistema. La risposta immediata e solidale è
però stata possibile proprio grazie all'integrazione tra le tante e
diverse componenti della Protezione Civile e alla funzione di collante e
traino svolta dal Corpo dei Vigili del Fuoco che ancora una volta
dimostra prontezza, competenza, professionalità e un ammirevole spirito
di sacrificio. Forze Armate, Croce Rossa, Forze dell'ordine, Enti
Pubblici e Privati, Regione, Sistema Sanitario, Prefetture, Volontari
ecc. sono protagonisti presenti in maniera sinergica, che cercano di
dare il necessario contributo affinché i cittadini, colpiti e stremati,
possano trovare adeguato aiuto".
Per questo la Funzione Pubblica
Cgil, continua Chiaramonte, "si dissocia con forza da coloro i quali,
vecchi volponi in campagna elettorale permanente, speculando sul
disagio, sul dolore e sulle difficoltà di una parte d'Italia, cercano di
far credere all'opinione pubblica che il sistema di Protezione Civile
non tenga e che non sappia dare le risposte necessarie,, senza nemmeno
proporre idee e soluzioni alternative e, secondo loro, più efficaci,
dall'alto dell'esperienza e delle capacità che si attribuiscono. Questi
paladini del disastro annunciato che hanno solo gestito grandi eventi ed
'emergenze' fittizie e mediatiche, lautamente finanziate, questi
cavalieri della Protezione Civile Spa, che hanno rivelato pienamente la
loro inconsistenza professionale e il loro disamore per il Paese nella
gestione del tragico terremoto aquilano, non possono certo venire oggi a
dare lezioni".
Secondo il sindacalista, inoltre, "nessuna
organizzazione è perfetta e anche il sistema di Protezione Civile
richiederà modifiche normative e organizzative che ne permettano il
rilancio e la piena efficienza ma non si può condividere la posizione di
chi, invece del necessario e giusto riconoscimento del lavoro delle
persone che, con impegno e sacrificio, continuano a operare e a portare
soccorso alle tante famiglie colpite di un evento che si protrae ormai
dal 24 agosto, preferisce in queste ore ricercare capri espiatori e
colpevoli. Posizione inaccettabile e da respingere", conclude
Chiaramonte.