Home > Funzioni Centrali > Coordinamenti Enti e Ministeri > Difesa > 2017 > Luglio > Ministero Difesa - Lettera unitaria a S.S.S. su Arsenale di La Spezia
Roma, 31 luglio 2017
E'
stato fatto pervenire di recente alle scriventi Segreterie nazionali
un documento redatto
dalle
proprie strutture territoriali di La Spezia da cui si evincono in
particolare - pur nell'ambito
della
trattazione di taluni rilevanti argomenti, sui quali reputiamo
comunque necessario chiedere
un
approfondimento tra le parti al tavolo nazionale - talune gravi e
allarmanti considerazioni
attribuite
al Direttore dell'arsenale a margine di una riunione tenuta con le
locali R.S.U. lo scorso
27
Luglio c.a.
Affermazioni
concernenti una presunta minore considerazione attribuita dal vertice
dello
SMM
all'arsenale di La Spezia rispetto a quello di Taranto e, più in
generale, il
riferimento ad una
ipotesi
di privatizzazione dell'area industriale che stando a quanto
sostenuto prevederebbe
perfino
una modifica dello status dei lavoratori civili della difesa
(attuazione punti 279/ 280
Libro
Bianco?), se non anche un ipotetico ricorso allo strumento del
pensionamento
anticipato.
A
tal proposito rammentiamo che non più tardi di qualche giorno fa,
nell'ambito della
riunione
tenuta a palazzo Marina lo scorso 25 Luglio, a precisa domanda
avanzata sul tema dalla
componente
sindacale l'Ammiraglio Ottaviani, capo del 1° Reparto, ha
affermato di non essere a
conoscenza
di progetti di simile natura e portata, escludendone decisamente
finanche l'esistenza.
Alla
luce di quanto appreso, e fatto comunque salvo il rispetto dovuto
alla posizione
espressa
dal predetto ammiraglio nell'interesse della forza armata
rappresentata, riteniamo quelle
rassicurazioni
non più sufficienti a dirimere il quadro di una situazione che sta
montando di giorno
in
giorno ormai, e che a questo punto non riguarda più solo l'arsenale
di La Spezia.
Perché
delle due l'una: o sono veritiere le considerazioni avanzate
nell'occasione da quella
direzione
- invero davvero molto accurate e anche ricche di particolari, tali
da indurre subito a
pensare
all'applicazione concreta, eppure anche distorta, dei principi
contenuti nel Libro Bianco - e,
nel
caso, se così è occorrerà che il Ministro convochi senza ulteriore
indugio le rappresentanze
sindacali
del personale civile della difesa per discutere del piano, oppure ci
troviamo al cospetto di
infondate
ed incaute (da non confondere con ingenue) dichiarazioni di parte -
di cui in ogni caso
non
si comprendono il fondamento e tanto meno le ragioni sottese -, che
stanno alimentando un
clima
di grande preoccupazione ed inquietudine in seno alle lavoratrici e
ai lavoratori per il proprio
futuro
occupazionale e lavorativo. Nel qual caso, non sta certo alle
scriventi OO.SS. suggerire gli
eventuali
provvedimenti da assumere, anche se il rispetto dovuto a questi
ultimi dovrebbe ispirare
l'agire
dell'amministrazione in simili casi.
In
ogni caso, che sia giusta l'una o l'altra ipotesi, giunti a questo
punto diventa essenziale
per
le scriventi OO.SS. ricevere quanto prima gli opportuni,
indispensabili chiarimenti sul caso
denunciato.
Si
allega alla presente il documento richiamato in apertura.
FP
CGIL UIL PA FLP DIFESA
F.to
Francesco Quinti F.to Sandro Colombi F.to Giancarlo Pittelli
Via Leopoldo Serra, 31
00153 Roma
Tel. +39 06 585441
Fax +39 06 58544339
posta@fpcgil.it
webmaster@fpcgil.it